(se non compare il video youtube, probabilmente dipende dal browser in uso)

Durante i lavori di costruzione di un edificio o, più in generale, di un’opera in cemento armato, la normativa tecnica prescrive prove di accettazione dei materiali strutturali (capitolo 11 delle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M.14-1-2008). Vengono, pertanto, eseguiti, nella varie fasi lavorative, e a cura del Direttore dei Lavori strutturali, prelievi di campioni di materiali strutturali, come provini cubici di calcestruzzo cementizio e barre di acciaio da carpenteria usato per le armature. Ma che fine fanno, poi, questi provini ? Grazie alla disponibilità del laboratorio di prove sui materiali Geoprove s.a.s. di Ruffano (LE), vi mostriamo due brevi filmati, uno della prova di rottura a trazione di una barra di acciaio da carpenteria e uno della prova di rottura a compressione di un provino cubico in calcestruzzo cementizio, eseguite in nostra presenza.

Iniziamo con la rottura a trazione della barra di acciaio da carpenteria.

Verso la fine del video la barra si rompe producendo un rumore netto e forte simile a quello di uno sparo.

La prova di rottura a compressione del provino cubico, invece, è meno scenografica. Non dobbiamo, infatti, pensare ad uno schiacciamento totale del provino sotto la pressa. La sua compressione va avanti fino alla comparsa delle crepe con distacco di piccole parti del provino. In quel momento la pressa termina di comprimerlo. Una volta terminata la prova, il provino viene tolto dalla pressa e le parti in distacco vengono rimosse, ottenendo, se tutto è andato come previsto, la caratteristica forma doppio-piramidale visibile alla fine del video.

Queste prove, se fatte eseguire tempestivamente nel corso dei lavori, sono a garanzia della rispondenza dei materiali strutturali alle prescrizioni progettuali e i relativi risultati, certificati dal laboratorio di prove sui materiali,  serviranno poi in fase di collaudo della struttura.

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