La Legge di Bilancio 2017 , n.232 dell’11-12-2016, ha, tra l’altro, introdotto la possibilità di fruire di detrazioni fiscali, prorogandole fino al 31 dicembre 2021, nel caso in cui sull’abitazione, non solo prima casa, sull’immobile adibito ad attività produttiva o sulle parti comuni dei condomìni, si effettuino interventi di adeguamento sismico.
Essa ha stabilito precise regole da rispettare per usufruire delle suddette detrazioni:
- i lavori devono essere eseguiti tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021;
- tali lavori devono determinare una riduzione del rischio sismico a carico dell’immobile, riducendone la classe di rischio di almeno 1 livello;
- gli interventi devono interessare immobili ubicati nelle zone del territorio italiano classificate come zone sismiche 1, 2 e 3 di cui all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003;
- le spese sostenute per i lavori possono essere recuperate, secondo le percentuali previste (dal 50% all’80%), mediante sconto sull’IRPEF nei successivi 5 anni (e non 10 come avviene per le ristrutturazioni) con 5 quote di pari importo;
- l’importo dei lavori non deve superare il tetto massimo di € 96.000,00 per unità immobiliare e per ciascuno dei 5 anni, ivi comprese le spese effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili;
- il credito può essere ceduto a soggetti terzi o all’impresa, in modo tale da permettere ai condomini incapienti, di poter fruire dell’agevolazione, con modalità di concessione e cessione del credito poi chiarite dall’Agenzia delle Entrate.
Successivamente, il Decreto Ministeriale 28-02-2017, modificato dal DM 65/2017, ha stabilito le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni e le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati. In particolare, il progettista dell’intervento strutturale dovrà asseverare (secondo il modello contenuto nell’allegato B del decreto) la classe di rischio dell’edificio prima dei lavori e quella conseguibile dopo l’esecuzione dell’intervento progettato.
Il direttore dei lavori e il collaudatore, se nominato per legge, dopo l’ultimazione dei lavori e del collaudo, dovranno attestare la conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato.
Se è vero che le zone del territorio italiano classificate come zone sismiche 4 , come buona parte del Salento, sono meno esposte al rischio sismico, si deve constatare che esse restano completamente fuori dalle suddette agevolazioni, non potendole infatti chiedere se l’immobile interessato non ricade nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Personalmente ritengo che questa scelta del legislatore sia una scelta sbagliata e censurabile per incostituzionalità, nel momento in cui impedisce a chi vive in zona 4 di usufruire delle stesse agevolazioni destinate a chi vive nelle altre zone sismiche del territorio italiano. Statisticamente le zone 4 sono le meno interessate dal fenomeno sismico. Ma ciò non giustifica la loro totale esclusione dalla possibilità di detrazione fiscale per interventi di miglioramento sismico degli edifici.
A questo proposito vale la pena considerare che, mentre prima della citata Ordinanza del P.C.M. n.3274 del 2003 il Salento era considerato zona non sismica, da allora , invece, è classificato come zona sismica 4. Di fatto, non esistono più, in Italia, zone “non sismiche”, ma zone la cui sismicità varia dalla 1 (le più esposte) alla 4 (le meno esposte).
E infatti, oggi, anche in zona 4, come il Salento, per la progettazione delle strutture si applicano le Norme Tecniche per le Costruzioni 2008, entrate in vigore su tutto il territorio nazionale nel 2009, a seguito del tragico terremoto dell’Aquila. Non si comprende, quindi, la ratio della esclusione delle zone sismiche 4 dalla possibilità di usufruire delle detrazioni per interventi di miglioramento o adeguamento sismico degli edifici.
Ma tanto è: allo stato attuale delle cose in zona sismica 4 il “sismabonus” non esiste ! Chi vorrà migliorare o adeguare sismicamente il proprio immobile, potrà naturalmente farlo, ma non potrà chiedere alcuna agevolazione. Con buona pace dell’uguaglianza di tutti i cittadini italiani difronte alla Legge.
Quella che segue è una animazione realizzata con Algodoo, un software free di simulazione di esperimenti di fisica, che rende l’idea della tecnica dell’isolamento sismico, a volte utilizzata nella costruzione di nuovi edifici, ma anche per l’adeguamento sismico di quelli esistenti, ove possibile. In sostanza, il suolo su cui sorge l’edificio viene disaccoppiato sismicamente dalla struttura dell’edificio mediante interposizione di cilindri di materiale elastomerico , in grado di portare il peso dell’edificio ma di assorbire o attutire significativamente le vibrazioni indotte dal sisma alla struttura. Notare come oscilli molto di meno l’edificio a sinistra (dotato di isolatori sismici alla base) rispetto a quello a destra. Entrambi sono sottoposti alla stessa azione sismica.